Il quadro toscano degli interventi sociali per bambini ragazzi e famiglie

Pubblicato il report sui dati nel triennio 2009-2011 in collaborazione con le Zone socio sanitarie e Società della Salute toscane

Grazie alla preziosa collaborazione delle Zone e delle Società della Salute, è stato possibile fornire, anche con riferimento al 2011, il consueto quadro aggiornato sui principali interventi di tipo sociale realizzatidai servizi territoriali a sostegno di bambini e ragazzi toscani, sia nel loro contesto familiare, sia temporaneamente allontanati dal nucleo familiare di origine.

In attesa della messa a regime del nuovo sistema informativo sociale sui minori basato sulla cartella sociale individuale (progetto S.In.Ba con le estensioni relative ai flussi dei minori in comunità di accoglienza – ASSO–ASMI) questa ricognizione continua a garantire un quadro informativo prezioso sull’andamento di alcuni fenomeni specifici riguardanti la condizione dei  minori in Toscana, anche nella loro dimensione diacronica, aggregati a livello territoriale zonale.

 

Le informazioni raccolte sono articolate in tre sezioni principali, la prima delle quali restituisce dati sulle diverse forme di sostegno a bambini e ragazzi inseriti nel loro contesto familiare.

Nonostante la difficoltà crescente a raccogliere sistematicamente da tutti i territori dati concernenti questa dimensione, è possibile ricostruire un quadro dei dati relativi agli interventi di mediazione familiare, di sostegno economico alle famiglie, di educativa domiciliare e territoriale, che si mantiene sostanzialmente costante nell’ultimo triennio anche se, in particolare per quanto riguarda le forme di sostegno economico, si attesta ai livelli più alti nell’ultimo decennio.

Dalla stessa area di rilevazione è inoltre possibile ricavare indicazioni rispetto al numero complessivo di bambini e ragazzi seguiti dai servizi in collaborazione con l’autorità giudiziaria minorile o ordinaria, sia in materia civile e amministrativa che in materia penale: al 31 dicembre 2011 oltre 8.303, in aumento rispetto al 2010 (quando se ne contavano 7.112); incremento che interessa nello specifico anche i minori oggetto di maltrattamenti in famiglia  (che crescono del 20% nel triennio 2009-2011). Una seconda significativa area di approfondimento riguarda poi gli interventi di tipo semiresidenziale. In questo caso i dati, raccolti con le Zone attraverso la consueta scheda, sono arricchiti dal risultato di un approfondimento, realizzato dal Centro Regionale, incentrato sulle caratteristiche delle strutture a carattere semiresidenziale, con l’obiettivo di ricostruire un quadro più dettagliato rispetto ad una modalità di intervento che ha conosciuto negli ultimi due anni un forte incremento. Ne emerge una realtà in profonda trasformazione, in cui i territori sono chiaramente orientati a sviluppare progettualità nuove e diversificate  accanto all’inserimento in struttura.

 

La seconda sezione, da tempo più strutturata, è quella che raccoglie informazioni sugli interventi di temporaneo allontanamento del minore dalla famiglia di origine: l’affidamento ad una famiglia affidataria e il collocamento in una struttura residenziale. Un’area di intervento che si dimostra, per l’inserimento in struttura, complessivamente stazionario ai livelli del 2010 e in cui si confermano tendenze già registrate, in gran parte influenzate dal calo della componente dei minori stranieri non accompagnati (es. diminuzione dei maschi, calo dell’età media dei presenti). Per gli affidamenti familiari continua invece  la contrazione iniziata già nel 2008 (dopo il picco raggiunto nel 2007 con 1.600 affidi): 1.173 al 31 dicembre 2011 ancora in diminuzione rispetto ai 1.322 del 2009 e ai 1.251 del 2010.

 

Nell’ultima sezione (in ordine di tempo rispetto al suo inserimento nella rilevazione) sono raccolte informazioni di sintesi sulle attività dei servizi nel post-adottive e sui cosiddetti “fallimenti” del percorso adottivo, un’area di interesse rispetto alla quale sono in corso approfondimenti specifici a cura del Centro Regionale, di prossima pubblicazione nell’ambito del primo rapporto sulle adozioni in Toscana.

 

Conclude infine il report la raccolta delle anagrafiche delle strutture residenziali e semiresidenziali mappati dal Centro, insieme all’apparato statistico completo.