Appartamenti per l’autonomia, report di monitoraggio al 31 dicembre 2017

cover del report Appartamenti per l’autonomia

È online il quaderno Appartamenti per l’autonomia, report di monitoraggio al 31 dicembre 2017 dei progetti sperimentali attivati in attuazione della delibera della Giunta Regionale Toscana n. 400/2015 e delle successive delibere n. 84/2016 e n. 316/2017 (terzo step), realizzato dal Centro regionale.

A seguito del terzo bando per nuove progettualità, pubblicato nel 2017, le strutture sperimentali attive salgono a oggi a 51 (erano 23 nel 2015) e sono riconducibili a 33 soggetti attuatori e 19 soggetti pubblici.

Riguardo alle caratteristiche dei 438 ragazzi presenti negli appartamenti per l’autonomia per cui sono stati raccolti i dati, il report conferma che i ragazzi accolti sono, per la maggior parte, maschi (96,1%,) e stranieri (94,7%), con una differenza rilevante rispetto agli anni precedenti: i minori stranieri non accompagnati non rappresentano più la quasi totalità degli stranieri, ma solo il 50,4% e il 47,7%, rispetto al totale generale. Delle 17 femmine accolte nel corso del 2017, 9 sono italiane mentre i maschi italiani sono il 3,4% di tutti i maschi accolti.

Riguardo all’età i ragazzi ospitati risultano equamente distribuiti tra la fascia d’età minorile (14-17 anni) e la fascia d’età adulta (18-21 anni): rispettivamente il 49,9% e il 50,1%. Le età più frequenti sono i 17 e i 18 anni (82,6% degli accolti). L’80,7% dei 17enni è un minore straniero non accompagnato e l’85% dei 18enni è straniero. Le prime tre nazioni da cui provengono la maggioranza dei ragazzi stranieri (61,4%) sono: l’Albania (40,7%), il Gambia (11,6%) e il Kosovo (9,2%). Gli accolti di cittadinanza albanese salgono al 49,3% se si tratta di minori stranieri non accompagnati e quelli di cittadinanza kosovara al 13,4%, mentre scendono al 9,6% i minori stranieri non accompagnati provenienti dal Gambia.

I percorsi attivati hanno l’obiettivo di aiutare i ragazzi a sviluppare competenze specifiche - come apprendere la lingua italiana, affrontare un percorso scolastico, gestire economicamente gli acquisti –, competenze trasversali (per esempio prendere la patente, imparare altre lingue, ecc.) e competenze finalizzate all’inserimento lavorativo. Vista l’alta presenza di ragazzi stranieri, una delle attività più praticate è l’intraprendere Percorsi formativi mirati all’acquisizione della lingua italiana, con il 90,4% delle adesioni in generale e il 96,2% di partecipazione tra i minori stranieri non accompagnati.

L’Attività di sostegno all’autonomia individuale nella vita quotidiana rimane, con il 97% di presenza, quella più diffusa nei progetti individuali dei ragazzi italiani e stranieri, sia tra i minorenni che tra i maggiorenni. Al terzo posto si colloca la Gestione economica degli acquisti, una competenza importante per questi ragazzi destinati a gestire da soli un bilancio personale sul quale fondare il proprio sostentamento. I Percorsi formativi mirati all’acquisizione di competenze spendibili in via trasversale (patenti, altre lingue, ecc.) sono presenti solo nel 26,7% dei progetti riferiti a italiani e stranieri, dai 14 ai 21 anni.

Per quanto riguarda invece la partecipazione ad attività per lo sviluppo dell’autonomia lavorativa, il 55,9% dei ragazzi accolti negli appartamenti partecipa a Percorsi di inserimento/sostegno scolastico o di formazione professionale (escluso corsi di lingua italiana), il 20,3% prende parte allo Svolgimento di stage/tirocinio non retribuito, l’11,4% ad Altre esperienze di inserimento lavorativo (escluso stage/tirocinio) e il 4,1% allo Svolgimento di tirocinio retribuito (GiovaniSì, Garanzia giovani, ecc.).