La povertà al femminile. Un’area di risorse per la costruzione del welfare e il contrasto della povertà

cover Report RT Povertà al femminile
Rapporto di ricerca

 

Il presente rapporto contiene i risultati di un progetto di ricerca sul tema della povertà al femminile, realizzato nel quadro delle attività di ricerca del Centro regionale di documentazione sull’infanzia e l’adolescenza di cui alla legge regionale 31/2000, con la collaborazione della Fondazione Labos, allo scopo di indagare la povertà nel dettaglio del femminile e dei microcontesti in cui si riparte la Regione Toscana, cioè le zone sociosanitarie.

 Il percorso di conoscenza realizzato attraverso quest’indagine, ha previsto due fasi:

1. la prima fase, conclusa nell’ottobre 2010, ha consentito di fornire un quadro socio demografico ragionato dei fenomeni di povertà con particolare riferimento alle donne con figli in età minorile e, in seconda battuta, di effettuare l’analisi secondaria dei dati esistenti sul fenomeno oggetto di rilevazione costante in Toscana attraverso l’Istat e le altre fonti istituzionali interpellate.

2. La seconda fase ha previsto un approfondimento qualitativo in alcune realtà campione della regione, caratterizzate da una concentrazione di variabili che favoriscono il fenomeno della povertà, al fine di rilevare gli aspetti a esso correlati, i vissuti delle donne sole con figli minori, la loro domanda esplicita di aiuto ai servizi, la capacità di costruzione di welfare dal basso e nel contesto di vita delle persone attraverso le risorse spontanee della società civile.

I risultati della ricerca, in sintesi, suggeriscono che elevare la qualità dei servizi per questo importante segmento di popolazione in stato di bisogno e di sostegno, richiede di programmare più formazione e momenti di scambio delle esperienze tra gli operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, ma anche più indagini sul funzionamento e gli esiti dei servizi sociali in Toscana che abbiano anche come “protagonisti” operatori e utenti in un’ottica partecipativa. Ne consegue la necessità di confrontarsi con i nuovi bisogni, sia in ordine alla composizione etnica della popolazione che alle trasformazioni e alle disfunzioni della famiglia oggi.