Bambini maltrattati e vittime di violenza assistita in famiglia: fenomeno in crescita

Un momento della presentazione del 14esimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana
Il contributo del Centro Regionale al 14esimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana

Aumentano le donne vittime di violenza, con sei femminicidi, quasi due mila accessi al codice rosa e tre mila richieste di aiuto ai centri antiviolenza della Toscana. Ma crescono anche i bambini e i ragazzi vittime di maltrattamenti in famiglia e di violenza assistita. Emerge in modo nitido dal contributo del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza al 14esimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana realizzato dall’Osservatorio sociale regionale e presentato lunedì 21 novembre, a Firenze, in collaborazione con Anci Toscana, nell’ambito de “La Toscana delle donne: la ragione del valore”.

Sono due, le variabili prese in considerazione dal capitolo curato dai ricercatori del Centro Regionale e riguardano i bambini e i ragazzi vittime di maltrattamenti in famiglia e di violenza assistita segnalati all’autorità giudiziaria e presi in carico dal servizio sociale territoriale. Entrambe nel 2021 sono in netto aumento rispetto all’anno precedente restituendo un quadro ancora più completo e drammatico della violenza sulle donne e in famiglia in Toscana.

I bambini e gli adolescenti vittime di maltrattamenti in famiglia non erano diminuiti nel 2020, nonostante la pandemia (3.438 contro i 3.431 del 2019) e sono aumentati in modo significativo nel 2021 arrivando a 4.155 vittime, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente, il 51% delle quali femmine e il 49% uomini. Particolarmente significativa l’incidenza dei bambini e ragazzi stranieri e sale dal 26% del 2019 al 36% del 2021 (1.512 casi).
Il tasso medio annuo regionale, dato dal numero di vittime che sono o sono state incarico ai servizi nel corso del 2021, è dell’8 per mille, ma raddoppia nella zona distretto di Firenze (16) e raggiunge il 15 in quella delle Apuane, il 14 nell’Alta Val di Cecina-Valdera e all’Elba e il 13 per mille nelle Valli Etrusche.

Andamento simile per quanto riguarda i bambini e i ragazzi presi in carico dal servizio sociale territoriale come vittime di violenza assistita. In questo caso, invero, nel 2020 un decremento c’era stato, con 1.944 casi seguiti, -9% rispetto ai 2.130 del 2019, anno di maggiore espansione del fenomeno in Toscana. Almeno fino al 2021, anno in cui si è registrato il nuovo picco massimo con 2.473 casi (51% maschi e 49% femmine), per un aumento del 27% rispetto al 2020 e del 16% nel raffronto con il 2019.
Il tasso medio regionale è di 5 bambini ogni mille minori residenti, ma è più che doppio nella zona distretto dell’Alta Val di Cecina-Valdera (12) e nettamente superiore in Lunigiana (9) e nella zona Amiata Grossetana-Colline Metallifere-Grossetana ed Elba (7).

Dal 2019 il Cento Regionale, inoltre, monitora anche le bambine e i bambini e le ragazze i ragazzi vittime di violenza assistita che non sono stati segnalati direttamente ad organi giudiziari ma per i quali sussiste comunque una segnalazione agli stessi organi giudiziari che riguarda la violenza domestica subita dalla madre. Anche questi sono in netto aumento: nel 2021 i casi sono stati 335 contro i 198 dell’anno precedente.

Tendenze che si inseriscono in quadro regionale, di cui dà conto il 14esimo rapporto, in cui quasi tutti gli indicatori più critici hanno dimensioni allarmanti: negli ultimi 15 anni in Toscana si sono registrati complessivamente 128 femminicidi.  Per quanto riguarda il 2021, ai codici rosa e alle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza, vanno aggiunte le donne vittime di violenza che si incontrate ai consultori (741) e quelle che hanno chiesto l’intervento del pronto soccorso sociale (224) e ospitate in case rifugio (114).