Indirizzi per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia

Toscana, Giunta regionale, Delibera del 12 dicembre 2022, n.1456, Promozione del modello di intervento integrato nell’area infanzia, adolescenza e famiglie – Indirizzi per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia di cui al D.M 19 luglio 2022.

La deliberazione prevede il consolidamento del modello di intervento integrato nell’area infanzia, adolescenza e famiglie attraverso i finanziamenti che annualmente vengono erogati dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con Decreto ministeriale 19 luglio 2022 vengono assegnati alla Regione Toscana € 1.968.000,00 che, con la presente deliberazione, si intende destinare, in continuità con la precedente annualità, a:

  • potenziamento delle attività a carattere multidisciplinare per la presa in carico dei bisogni complessi all'interno di équipe integrate multidisciplinari, attraverso un'azione di sistema che dia continuità ai percorsi progettuali socio-sanitari e sociali di Zona Distretto/Società della Salute e alle funzioni di collegamento tra le attività sanitarie e sociali assicurate dalla rete dei Consultori, con la messa a sistema delle risorse pubbliche provenienti da diverse fonti, delle risorse della comunità e delle risorse professionali dei servizi sanitari e sociali sull’area della prevenzione, promozione e tutela dei minori e delle famiglie;
  • realizzazione e/o potenziamento in ogni Zona Distretto/Società della Salute di almeno un polo di riferimento - Centro per le famiglie - anche con più articolazioni territoriali, per la risposta ai bisogni e alle istanze delle famiglie, in stretta connessione con le attività socio-sanitarie, sanitarie e sociali delle Case di Comunità di cui al PNRR, per definire modelli personalizzati per la cura ed il sostegno delle famiglie, dei minori di età e degli adolescenti, rafforzando il ruolo dei servizi sociali territoriali, dei servizi socio-sanitari di prossimità e dei servizi socio-educativi, affinché si possano utilizzare e/o programmare e sperimentare metodi e strumenti innovativi, anche in co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore, con dispositivi ed interventi omogenei ed efficaci nelle attività di informazione, accoglienza, ascolto e nell’accompagnamento delle famiglie nella loro crescita educativa e nel sostegno alla genitorialità vulnerabile, ai nuclei affidatari ed adottivi.