Violenza assistita: i dati dell'Ottavo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana

Aumentano, in Toscana, i minori che assistono alla violenza che colpisce figure familiari di riferimento. Un fenomeno, quello della cosiddetta “violenza assistita”, che ha pesanti ripercussioni sulla vita dei bambini coinvolti. Lo rivelano i dati del Centro regionale contenuti nell'Ottavo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, presentato il 29 novembre scorso a Firenze.

Un approfondimento riportato nel secondo capitolo della pubblicazione è dedicato proprio alla violenza subita dai minori.

«Attraverso il filtro rappresentato dai dati dell'Osservatorio minori», si legge nell'approfondimento, «il fenomeno dei maltrattamenti in famiglia può essere definito stabile, poiché in termini percentuali scarsa è l'incidenza dell'aumento dai 1.349 casi del 2013 ai 1.478 del 2015. Merita, semmai, una nota il fatto che nel complesso, per lo stesso periodo di riferimento, sono 2,5 i minori ogni 1.000 residenti a vivere questa esperienza traumatica; inoltre, il 31% dei casi registrati nel 2015, ovvero ben 458, sono figli di genitori stranieri, percentuale che risulta decisamente più alta rispetto all'incidenza degli stessi stranieri sulla popolazione residente toscana».

Per quanto riguarda, invece, la violenza assistita, si registra un aumento costante dei casi nei primi tre anni di rilevazione (2013, 2014, 2015): si è passati infatti dai 749 del 2013 ai 968 del 2014 fino ai 1.143 del 2015, per un incremento, nell'ultima annualità, che si attesta sul 18%; i nuovi casi segnalati nel 2015 e presi in carico dai servizi sono ben 280. Anche in questo caso la lettura complessiva del fenomeno evidenzia il coinvolgimento di 2,5 minori ogni 1.000 residenti, così come la componente notevole delle famiglie di origine straniera, che riguarda 406 casi sui 1.143 registrati.

La variabile del genere non appare discriminante: i maschi sono 598 e le femmine 545. La stessa situazione si riscontra nell'universo dei minori di origine straniera (210 maschi e 196 femmine).

Da altri dati dell'indagine emerge che, all'interno degli 88 casi di femminicidio registrati dal 2006 al 2015, i minori rimasti orfani sono 30, con gravi conseguenze dovute anche alla perdita delle figure di riferimento (la madre uccisa e il padre omicida).

Il Rapporto sulla violenza di genere, frutto dell'elaborazione di informazioni provenienti da banche dati diverse, è, dal 2009, lo strumento attraverso cui l'Osservatorio sociale regionale assolve il proprio compito istituzionale di monitorare il fenomeno in Toscana.