Rassegna Bibliografica 3/2013
Numerosi gli argomenti trattati in questo numero della Rassegna.
Numerosi gli argomenti trattati in questo numero della Rassegna.
Anche il secondo numero della Rassegna bibliografica in formato elettronico, si apre con una Guida alla lettura, sorta di editoriale che permette fin dalla prima schermata di ricevere una visione d’insieme delle principali tematiche trattate nel numero.
Il Focus internazionale concentra l’attenzione su alcune esperienze particolarmente significative nell’ambito delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza che si sviluppano a livello internazionale attraverso la segnalazione di alcuni volumi e articoli specializzati di settore.
A partire dal numero 1/2013 la Rassegna bibliografica si presenta in una nuova veste con un formato di tipo elettronico, per rispondere alle mutate esigenze dei lettori che sempre più ricorrono all’uso di strumenti disponibili on-line per ottenere produzioni di rapida consultazione e accesso, maggiormente interattive e operabili all’interno della rete.
Il tema affrontato in prospettiva storica da Enzo Catarsi nel percorso di lettura di questo numero della Rassegna bibliografica è La continuità educativa, un tema– secondo l’autore – già presente nel dibattito pedagogico italiano a partire dagli anni Sessanta quando se ne incomincia a parlare in occasione del dibattito che poi porterà all’istituzione della scuola media unica. Infatti, risalgono a quegli anni le prime proposte innovative come quelle avanzate da Roberto Mazzetti e da Bruno Ciari.
In questo terzo numero del 2012, Ivana Comelli - dottore di ricerca in Psicologia sociale e dello sviluppo presso l’Università Cattolica di Milano - e Raffaella Iafrate - professore associato di Psicologia sociale sempre all’Università Cattolica di Milano - propongono una nuova riflessione sull’affidamento familiare alla luce delle trasformazioni socioculturali che hanno riguardato il nostro Paese e dei cambiamenti legislativi che hanno toccato il reparto del welfare.
Raffaella Scalisi, psicologa, fondatrice e attuale responsabile dell'associazione Il melograno - Centro informazione maternità e nascita di Roma - è autrice del percorso di lettura di questo numero della Rassegna bibliografica dedicato alla genitorialità e all’evento nascita. Partendo da una riflessione sull’evoluzione dei cambiamenti dei servizi di accoglienza e di assistenza al parto degli ultimi cinquant’anni, l’autrice evidenzia il diverso approccio culturale intorno al tema.
«L’ascolto come diritto del bambino è stato introdotto dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989 che, all’art. 12 chiede agli Stati parte di garantire al fanciullo capace di discernimento di potere esprimere liberamente le sue opinioni e di essere ascoltato nelle procedure che lo riguardano». Si apre così il percorso di lettura di Piercarlo Pazé, direttore della rivista Minorigiustizia – e magistrato minorile e familiare a riposo –, sul tema dell’ascolto del bambino.
Il percorso di lettura di questo numero è curato da Duccio Demetrio e pone il focus sul ruolo fondamentale che la scrittura di sé può assumere in adolescenza, sia nelle forme più “tradizionali”, all’interno di istituzioni e in contesti regolati, come la scuola, sia nelle forme più libere e spontanee, in particolare nelle nuove declinazioni della scrittura on line, a cui va riconosciuta l’utilità, nonostante la tendenza diffusa a forme di anarchia grammaticale, ai fini della riflessione su se stessi, sul mondo e sul proprio rapporto con la realtà.
Il percorso tematico Crescere con i nuovi media ci conduce attraverso le opportunità e i rischi proposti dagli ambienti digitali agli utenti più giovani e cerca di chiarire come cambiano i processi identitari e di socializzazione in relazione alle nuove tecnologie.
Questo numero della Rassegna bibliografica affronta il tema della povertà dei bambini e degli adolescenti. L’autrice, Anna Laura Zanatta, sociologa, introduce il tema partendo dalla definizione del concetto di povertà come un fenomeno complesso e multidimensionale, collegato a quello di esclusione sociale, introdotto di recente e progressivamente affermatosi come criterio-guida per lo studio dei fenomeni di deprivazione e per la formulazione dei programmi delle politiche sociali a livello nazionale ed europeo.