Normativa regionale

Principale normativa della Regione Toscana su affidamento familiare e a comunità

 

Regolamento 13 agosto 2021, n. 33/R

Modifiche al DPGR 86/R dell’11/8/2020 (Regolamento di attuazione della l.r. 28 dicembre 2009, n. 82 “Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato” in materia di requisiti e procedure di accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato)
----------

D.G.R. 27 luglio 2020, n. 1000

Progetto sperimentale Care Leavers promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Conferma adesione e sviluppo per la seconda annualità. Assegnazione risorse agli ambiti territoriali aderenti
----------

D.G.R. 9 dicembre 2019, n. 1549

Progetto Sperimentale Care Leavers promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Assegnazione agli ambiti territoriali in sperimentazione delle risorse ministeriali annualità 2019, delle risorse integrative ministeriali e del cofinanziamento regionale. [Allegato A]

Con questa Delibera vengono assegnate le risorse del Ministero per l’anno 2019, relative al Progetto Sperimentale Care Leavers, ai diversi ambiti territoriali.

----------

D.G.R. 18 febbraio 2019, n. 184

Schema di protocollo d’intesa tra la Regione Toscana, il Tribunale per i minorenni di Firenze e l’Istituto degli Innocenti di Firenze per la collaborazione in materia di tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti e per lo sviluppo del sistema informativo regionale sui minori. Approvazione. [Allegato A

La Giunta regionale della Toscana, con delibera 18 febbraio 2019 n. 184, ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione, il Tribunale per i Minorenni di Firenze e l’Istituto degli Innocenti per la collaborazione in materia di tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti e per lo sviluppo del sistema informativo regionale sui minori. | leggi tutto

----------

D.G.R. 10 dicembre 2018, n. 1398

Sperimentazione degli interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria (Care Leavers) promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per la lotta alla povertà. Adesione e assegnazione risorse agli ambiti territoriali candidati alla sperimentazione. [Allegato A

Con questa Delibera la Regione Toscana aderisce alla sperimentazione degli interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria - care leavers - promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Decreto del 18 maggio 2018 per l’adozione del Primo Piano degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà. | per approfondire

----------

D.G.R. 10 settembre 2018, n. 997

Presa d’atto della conclusione dei percorsi sperimentali, ai sensi dell’articolo 14, comma 5, della l.r. 41/2005, relativi alle strutture residenziali e semiresidenziali, di cui al capo III della citata l.r. 41/2005, comprese quelle di ambito delle comunità di tipo familiare.[Allegato AAllegato BAllegato CAllegato D]

Con questa Delibera viene preso atto della conclusione e dunque degli esiti dei percorsi sperimentali relativi alle strutture residenziali e semiresidenziali. Il presente atto è stato trasmesso alle Società della Salute, Zone Distretto e Aziende Usl, in qualità di soggetti proponenti le sperimentazioni stesse nonché responsabili dei relativi percorsi assistenziali, per quanto di rispettiva competenza.

----------

D.G.R. 26 marzo 2018, n. 316

Presa d’atto del regolamento approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale del 9 gennaio 2018 n. 2/R in merito alla nuova tipologia di struttura sociale denominata “Appartamenti per l’autonomia per adolescenti e giovani”.

La Giunta prende atto di quanto stabilito dal “Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della Legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale)”, approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale 9 gennaio 2018, n. 2, relativamente alla disciplina – allegato B – della nuova tipologia di struttura a carattere residenziale denominata “Appartamenti per l’autonomia per adolescenti e giovani” e dà atto che tale nuova tipologia di struttura costituisce riferimento normativo per gli appartamenti per l’autonomia oggetto dei percorsi sperimentali in corso sull’area dei minori e dei neomaggiorenni.

----------

D.P.G.R. 9 gennaio 2018, n. 2/R

Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale).

Il presente Regolamento, in attuazione dell’articolo 62 della Legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale), disciplina: i requisiti per le strutture soggette ad autorizzazione e a comunicazione di avvio attività; i livelli di formazione scolastica e professionale degli operatori del sistema integrato sociale; i criteri per la composizione e il funzionamento della commissione multidisciplinare; la composizione e la procedura per la nomina della Commissione regionale per le politiche sociali. In particolare si veda nell’allegato B la nuova tipologia di struttura a carattere residenziale denominata “Appartamenti per l’autonomia per adolescenti e giovani”.

----------

D.G.R. 10 luglio 2017, n. 751

Sperimentazione Appartamenti per l’Autonomia per l’accoglienza di ragazzi e neo maggiorenni presentati dagli Enti Locali in risposta all’Avviso di cui alla DGR 316/2017: presa d’atto degli esiti della valutazione effettuata dalla Commissione regionale. [Allegato A

----------

D.G.R. 2 maggio 2017, n. 460

Determinazioni integrative alle Deliberazioni GR nr. 316/2013 e nr. 1372/2016 in tema di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria. [Allegato A

La presente Delibera integra la D.G.R. n. 316/2013 estendendo l’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, nonché di assistenza farmaceutica, a: minori residenti in Toscana allontanati temporaneamente dalla propria famiglia attraverso il ricorso all’affidamento familiare; neo maggiorenni nella fascia 18-21 anni inseriti in strutture di accoglienza socio-educative, comprese quelle per le quali è attiva una sperimentazione approvata dalla Regione per i quali sia stata disposta la prosecuzione da parte dell’Autorità Giudiziaria; neo maggiorenni nella fascia 18-21 anni inseriti in strutture di accoglienza socio-educative, comprese quelle per le quali è attiva una sperimentazione approvata dalla Regione che risultino in carico ai servizi sociali in base ad altri percorsi/progetti di accoglienza che prevedano la continuità educativa e il raggiungimento dell’autonomia.

----------

D.G.R. 10 aprile 2017, n. 374

Indirizzi in materia di affidamento di minori a famiglia e a servizi socio-educativi, ai sensi dell’art. 53, comma 2), lett. e), Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 41, approvati con deliberazione di Giunta regionale n. 139 del 27 febbraio 2006. Integrazione. [Allegato AAllegato B]  

La Giunta integra la D.G.R. n. 139/2006 prevedendo che il servizio sociale del Comune che dispone l’affidamento del minore ne mantenga la titolarità anche nel caso di trasferimenti di residenza della famiglia affidataria, della famiglia naturale o nel caso di trasferimento del minore in struttura residenziale fino al momento in cui, a seguito di valutazione professionale il programma di intervento è concluso. La Giunta recepisce così le indicazioni delle “Linee di Indirizzo per l’affidamento familiare” del 2012 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ritenendo che detta integrazione consenta di migliorare aspetti operativi della presa in carico professionale anche al fine di evitare il rischio di interruzione del percorso assistenziale e di tutela rivolto ai minori.

----------

D.G.R. 27 marzo 2017, n. 316

Progetti sperimentali per l’accoglienza in appartamenti ad alta autonomia di minori e neo maggiorenni: proroga dei progetti previsti dalle deliberazioni di Giunta regionale n. 795/2016 e n. 879/2016 e approvazione dell’Avviso per manifestazioni di interesse ai fini della valutazione di nuove progettualità. [Allegato A

La Delibera, preso atto delle risultanze e delle valutazioni positive relative alla sperimentazione degli Appartamenti per l’autonomia, proroga i progetti avviati con le D.G.R. n. 795/2016 e n. 879/2016.

----------

D.G.R. 27 dicembre 2016, n. 1412

Fondi Famiglia 2016 - Dipartimento delle Politiche per la Famiglia: sviluppo delle progettualità mirate derivanti dal “Piano di massima delle Attività” approvato con deliberazione di Giunta regionale 1133 del 15 novembre 2016. Prenotazione risorse. [Allegato A

----------

D.G.R. 15 novembre 2016, n. 1133

Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Politiche per la Famiglia del 17/6/2016 per il riparto delle risorse stanziate sul Fondo per le Politiche per la Famiglia annualità 2016. Approvazione Piano di Massima delle Attività e promozione azione di sistema su area educazione familiare e sostegno genitorialità. Prenotazione risorse. [Allegato A

Con il “Piano di Massima delle Attività” approvato con la presente Delibera la Giunta stabilisce di avviare un percorso per la più completa qualificazione del sistema dei Centri per l’affido e dei servizi dedicati alla famiglia e alla genitorialità.

----------

D.G.R. 19 settembre 2016, n. 921

Approvazione bando rivolto a enti pubblici e finalizzato al sostegno agli investimenti nel settore sociale. [Allegato A

La Giunta, ritenuto di attribuire priorità nella valutazione dei progetti agli investimenti connessi ai progetti sperimentali innovativi in materia di percorsi assistenziali per minori promossi sul territorio regionale, con particolare riferimento, tra l’altro, all’iniziativa di cui alla D.G.R. n. 400/2015, dà attuazione a quanto previsto dal Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale in ordine al sostegno agli investimenti nel settore sociale mediante la promozione di apposita procedura ad evidenza pubblica, assicurando la copertura finanziaria delle spese connesse agli interventi.

----------

D.G.R. 6 settembre 2016, n. 879

Progetti per la sperimentazione di appartamenti per l’autonomia rivolti all’accoglienza di minori e neo maggiorenni, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 84 del 16 febbraio 2016. Presa d’atto esiti valutazione Commissione regionale per progetti presentati dalla Società della Salute Fiorentina Nord Ovest. Integrazione deliberazione GR 795 del 1 agosto 2016. [Allegato A

----------

D.G.R. 1 agosto 2016, n. 795

Progetti per la sperimentazione di appartamenti per l’autonomia rivolti all’accoglienza di minori - anche minori stranieri non accompagnati - e neo maggiorenni, ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 84 del 16 febbraio 2016: presa d’atto esiti valutazione Commissione regionale. [Allegato A]  

----------

D.G.R. 21 giugno 2016, n. 595

Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Politiche per la Famiglia, del 14 ottobre 2015, per il riparto dei Fondi Famiglia 2015. Sviluppo del progetto regionale Affido e azioni innovative di sostegno alla genitorialità. Approvazione e assegnazione risorse. [Allegato AAllegato B]  

Con la presente Delibera viene approvato il documento “Sviluppo del Progetto Regionale Affido e azioni innovative di Sostegno alla genitorialità”, quale attività da realizzarsi per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le Politiche per la Famiglia per l’anno 2015, e viene stabilito di procedere all’assegnazione delle risorse ai soggetti pubblici attuatori dei progetti territoriali . Il monitoraggio per la realizzazione delle attività previste avverrà a cura degli uffici del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia, attraverso un gruppo paritetico appositamente costituito al quale la Regione provvederà a comunicare tutti i dati necessari, quali interventi, trasferimenti effettuati e progetti o azioni finanziati.

----------

D.G.R. 7 aprile 2015, n. 511

Fondo regionale di Solidarietà Interistituzionale annualità 2014- Approvazione criteri di riparto e prenotazione risorse.

Questa Delibera stabilisce le risorse del Fondo regionale di Solidarietà Interistituzionale, annualità 2014, da destinare all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati o bambini stranieri fuori famiglia. Il riparto avviene sulla base dei dati forniti dall’Istituto degli Innocenti di Firenze relativi ai bambini e ragazzi di 0-17 anni fuori famiglia (in affidamento familiare e accolti in struttura) per Zona socio-sanitaria/SdS al 31 dicembre 2014.

----------

D.G.R. 7 aprile 2015, n. 400

Delibera di Giunta regionale 594 del 21/7/2014. Approvazione proposte progettuali relative all’Area Minori - tipologia sperimentale “Appartamenti per l’autonomia”. [Allegato AAllegato BAllegato C

La Giunta prende atto della valutazione assunta dalla Commissione regionale incaricata delle proposte progettuali di sperimentazione pervenute e relative all’“Area Minori – tipologia sperimentale Appartamenti per l’autonomia”, presentate ai sensi D.G.R. n. 594/2014 e fissa in un anno la durata delle sperimentazioni inerenti le proposte approvate.

----------

L.R. 24 marzo 2015, n. 33

Nuove disposizioni relative alle strutture per minori. Modifiche alla l.r. 41/2005.

La presente Legge inserisce dopo il comma 1 dell’articolo 21 della L.R. 24 febbraio 2005, n. 41, il comma 1 bis, nel quale si stabilisce che per esigenze derivanti da flussi straordinari e di eccezionale intensità che riguardino minori stranieri non accompagnati, definite da intese tra i livelli di governo nazionale, regionale e locale ovvero da atti di protezione civile, la Giunta regionale può disporre, in via temporanea, ed esclusivamente per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, l’aumento fino al 25 per cento della capacità ricettiva massima delle strutture di cui al comma 1, lettere da e) ad h), nonché delle strutture oggetto della D.C.R. 20 marzo 1990, n. 89 (in merito ai requisiti di idoneità delle comunità per minori di cui all’art. 1 della L.R. 28/80 ).

 

----------

D.C.R. 5 novembre 2014, n. 91

Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012 - 2015.

Il Piano prevede la sperimentazione di tipologie di strutture residenziali e semi residenziali (come previsto dall’art. 14, comma 5 L.R. n. 41/2005) non contemplate dalla normativa regionale demandando le funzioni di verifica e monitoraggio dei progetti presentati alla Regione ad una commissione appositamente costituita. Si veda, in particolare, la sezione 2.2.3.2, “Tutela dei bambini e degli adolescenzi” che prevede, tra le azioni necessarie a sostenere i processi di allontanamento dalla famiglia di origine, l’attivazione di un livello di coordinamento regionale sull’affido finalizzato a condividere con gli enti prassi, criticità, proposte e soluzioni operative e metodologiche finalizzate alla migliore definizione delle competenze e delle responsabilità di ogni attore. Il Piano è stato prorogato ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 80/2017, fino all’entrata in vigore del nuovo Piano Sanitario e Sociale Regionale Integrato.

----------

D.G.R. 16 febbraio 2016, n. 84

Delibere di Giunta regionale n. 594/2014 e n. 400/2015; estensione della sperimentazione sull’area minori. Approvazione dell’Avviso a presentare manifestazioni di interesse per l’attivazione e/o il proseguimento di progetti sperimentali dedicati ad appartamenti per l’accoglienza in autonomia di minori e/o di neo maggiorenni. [Allegato A

La Delibera estende la sperimentazione sull’area minori avviata con D.G.R. n. 400/2015, prevedendo in particolare sia la possibilità di un proseguimento dei progetti in essere, sia la possibilità di presentarne di nuovi, richiamando gli elementi qualificanti della sperimentazione in corso, tra i quali: l’opportunità di integrare ed ampliare il quadro dell’accoglienza residenziale toscana dedicata ai minori e/o ai neomaggiorenni con una tipologia di struttura specificatamente orientata a realizzare condizioni favorevoli allo sviluppo graduale delle capacità necessarie a far fronte agli impegni scolastici, lavorativi, di gestione del proprio ambiente di vita e relazionali; la possibilità di consolidare esperienze di accoglienza in strutture caratterizzate, proprio per i bisogni specifici dell’utenza, da contesti organizzativi ed assistenziali a bassa intensità, con un impatto sulla sostenibilità economica minore rispetto alle tipologie di comunità improntate alla più forte azione di tutela e protezione.

----------

Decreto dirigenziale 27 luglio 2015, n. 3466

Individuazione delle modalità tecniche di raccolta dei dati necessari per il calcolo degli indicatori contenuti nell’Allegato C della delibera GR 400/2015 per i progetti sperimentali relativi all’Area Minori - tipologia sperimentale “Appartamenti per l’autonomia”. [Allegato A

----------

D.G.R. 21 luglio 2014, n. 594

Avviso pubblico a presentare manifestazioni di interesse per l’attivazione di progetti sperimentali innovativi in materia di percorsi assistenziali per anziani, disabili e minori. [Allegato

Rilevata l’assenza di una tipologia di struttura residenziale che coniughi le istanze di protezione e tutela con un percorso verso l’autonomia, la Delibera in oggetto approva l’avviso pubblico a presentare manifestazioni di interesse all’attivazione di progetti sperimentali dedicati agli Appartamenti per l’autonomia, descritti nell’allegato quali strutture “con funzione di accoglienza di ragazzi vicino alla maggiore età o neo-maggiorenni, impossibilitati a vivere nel proprio nucleo familiare o privi di riferimenti familiari o parentali sul territorio italiano, per i quali si è concluso il percorso di prima accoglienza e di più forte tutela e protezione; i progetti di intervento attivati dai servizi pubblici che hanno in carico questi ragazzi sono di conseguenza caratterizzati da forme di supporto educativo orientate a realizzare le condizioni per l’acquisizione di parziale o totale autonomia nella gestione degli spazi di vita e nella costruzione della rete relazionale”.

----------

D.G.R. 27 ottobre 2014, n. 904

Intesa Fondi Famiglia 2014. Progetto regionale Affido per l’utilizzo delle risorse destinate alle Regioni e Province Autonome. Approvazione. [Allegato A

La Giunta Regionale approva con questa Delibera il “Progetto regionale Affido”. Essa riporta l’elenco dei Comuni capofila per le dodici aree di competenza delle aziende sanitarie toscane, ai quali spetta elaborare progetti di ambito territoriale coerenti con la programmazione sociale e socio-sanitaria locale e con i contenuti del Progetto regionale Affido. | per approfondire

----------

D.G.R. 29 aprile 2013, n. 316

Prosecuzione delle condizioni di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria di cui alle Deliberazioni GR n. 1164/2011 e n. 1253/2012. Ulteriori determinazioni in materia di compartecipazione alla spesa sanitaria in favore dei minori accolti nelle comunità e dei minori stranieri non accompagnati.

La Giunta delibera l’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, nonché di assistenza farmaceutica, di cui possono necessitare i minori temporaneamente fuori famiglia accolti nelle strutture socio-educative previste dalla normativa regionale e nelle case famiglia per le quali è attivo il percorso di sperimentazione regionale.

----------

D.G.R. 26 novembre 2012, n. 1014

Co-promozione evento sull’affidamento familiare organizzato dal Comune di Prato ed avvio percorso regionale di promozione e sostegno dell’affido; prenotazione risorse.

La Giunta, nel co-promuovere una campagna informativa e di sensibilizzazione sostenuta dal Comune di Prato, coglie l’occasione per dare mandato agli uffici competenti ad adottare le azioni necessarie per sviluppare, attraverso la collaborazione con le diverse realtà territoriali e istituzionali, un sistema regionale per la promozione e il sostegno dell’affidamento familiare caratterizzato da un modello organizzativo e procedurale omogeneo.

----------

D.G.R. 15 febbraio 2010, n. 156

Progetto nazionale “Un percorso nell’affido” per la diffusione dell’affidamento familiare promosso dal Coordinamento Nazionale servizi per l’affido. Adesione ed organizzazione di scambi inter-regionali tra gli operatori della Regione Toscana, della Regione Umbria e della Regione Marche.

----------

D.G.R. 27 febbraio 2006, n. 139

Indirizzi in materia di affidamento di minori a famiglia e a servizi residenziali socio-educativi, ai sensi dell’art. 53, comma 2, lettera e), legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41. [Allegato A

Integrata dalla D.G.R. 374/2017.

La Regione Toscana detta con questa Delibera gli indirizzi in materia di affidamento di minori a famiglia e a servizi residenziali socio-educativi. La Regione intende, innanzitutto, potenziare gli interventi di tutela e protezione dei minori all’interno di azioni e progetti integrati di sostegno e aiuto alla famiglia fin dall’insorgere delle prime forme di difficoltà, con l’obbiettivo di ripristinare quelle condizioni necessarie perché non sia pregiudicata la funzione educativa della famiglia nei suoi aspetti di cura, protezione e affettività. L’affidamento rappresenta una misura protettiva di tutela del minore alla quale si ricorre quando si rileva una situazione di difficoltà della famiglia che non le consente temporaneamente di assolvere ai propri compiti e di corrispondere alle esigenze educative del minore. Il Comune provvede agli interventi necessari per favorire il superamento delle condizioni di difficoltà del nucleo familiare di origine e per assicurare al minore il diritto di crescere ed essere educato nella propria famiglia, ai sensi degli artt. 11, 15 e 53 della L.R. n. 41/2005. Nella formulazione delle modalità operative per le attività di affidamento di minori i principali punti di riferimento si assumono dal Piano d’Azione Diritti dei Minori (D.C.R. n. 238/2003) e dalla L. n. 149/2001, che ha apportato sostanziali modifiche alla L. n. 184/1983. Il Piano d’Azione Diritti dei Minori definisce un modello operativo e organizzativo che impegna istituzioni, servizi, operatori e comunità locale e si fonda su determinati elementi qualificanti. A sostegno della qualificazione e dello sviluppo del sistema degli interventi territoriali per l’affidamento di minori, la Regione si impegna a programmare una serie di attività indicate nella presente Delibera.

----------

L.R. 24 febbraio 2005, n. 41

Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale.

La Legge disciplina il sistema integrato di interventi e servizi sociali, volto a promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita, l’autonomia individuale, le pari opportunità, la non discriminazione, la coesione sociale, l’eliminazione e la riduzione delle condizioni di disagio e di esclusione. Tra le disposizioni qui rilevanti si richiamano quelle relative alle politiche rivolte ai minori e alla realizzazione e funzionamento delle strutture residenziali e semi-residenziali.

----------

D.C.R. 25 luglio 1994, n. 348

Direttiva ai Comuni e alle Unità Sanitarie Locali per la costituzione e il funzionamento del servizio per l'affidamento familiare.

Il Consiglio regionale definisce gli aspetti organizzativi e metodologici del servizio per l’affidamento di minori denominato Centro Affidi, polo di riferimento sovracomunale con funzioni di promozione e gestione di attività di supporto per i servizi sociali di base al fine di facilitare il ricorso all’affidamento familiare.

----------

D.C.R. 21 settembre 1993, n. 364

Direttiva su criteri e modalità di sostegno economico per l’affidamento familiare.

Il Consiglio regionale stabilisce i criteri e le modalità di sostegno economico alle famiglie e alle persone cui sono affidati minori temporaneamente privi di ambiente familiare al fine di incoraggiare il ricorso all’affidamento.