La dispersione scolastica in Italia: rapporto dell'AGIA

copertina del Rapporto sulla dispersione scolastica

È stato pubblicato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza il rapporto La dispersione scolastica in Italia: un’analisi multifattoriale.

La pubblicazione intende porre all’attenzione degli attori politici, dei soggetti istituzionali, degli stakeholder di settore e di tutta la comunità educante il fenomeno della dispersione scolastica in Italia, con la finalità di promuovere una riflessione sulle possibili azioni di prevenzione e di individuare buone prassi che partano sia dal territorio, sia dall’istituzione scolastica stessa.

La dispersione scolastica, al di là della sua rappresentazione numerica, è un fenomeno complesso che coinvolge diverse dimensioni della vita sociale della persona di minore età e della comunità in cui vive: dai servizi per la prima infanzia alla formazione professionale, dalle politiche sociali a quelle abitative e del lavoro.

Dai risultati dell’indagine emerge che gli studenti provenienti da contesti familiari, culturali e sociali più fragili hanno un peggior rendimento a scuola e sono più esposti al rischio di abbandonare gli studi: non arriva al diploma il 22,7% dei figli di chi ha al massimo la licenza media e circa il 22% di chi lascia la scuola ha genitori con professioni non qualificate o disoccupati. Tra gli alunni stranieri il tasso di abbandono è tre volte quello degli italiani (9,1% contro 2,9%). Sono in generale pesanti i divari tra Nord e Sud e anche l’accesso agli asili nido non vede prevalere chi più ne ha bisogno come le famiglie povere.

Tre gli assi sui quali va articolata, secondo il rapporto, la lotta alla dispersione:

  • contrasto  dei fattori che causano povertà educativa e abbandono precoce;
  • prevenzione;
  • promozione dei fattori che contribuiscono alla riuscita scolastica.

 

Il rapporto è disponibile al dowload nella sezione dedicata alle Pubblicazioni sul sito dell'Autorità garante.