L'accoglienza nei servizi residenziali per minori, report del Centro regionale

Il report del Centro regionale L'accoglienza nei servizi residenziali per minori in Toscana attraverso i dati dei sistemi informativi regionali ASSO e ASMI traccia un quadro delle accoglienze in struttura dei bambini e dei ragazzi aggiornato al 31 dicembre 2014.

Il sistema informativo regionale ASSO (Anagrafe strutture sociali), attraverso il quale sono gestite e monitorate le informazioni sulle strutture residenziali per minori in Toscana, è predisposto per raccogliere le informazioni anagrafiche e amministrative di tutte le strutture sociali regionali. ASSO è strettamente collegato al sistema informativo ASMI (Attività sui minori in struttura) e al più complesso sistema informativo SINBA, che rappresenta la cartella sociale del minore.

La rete delle strutture e i minori accolti. Alla data del 31 dicembre 2014, delle 106 strutture per minori attive e funzionanti in Toscana, quelle che hanno implementato con le informazioni richieste il sistema informativo ASSO sono 104. Tra queste strutture, 91 operano con autorizzazione definitiva, 11 sono in fase di sperimentazione e solamente 2 hanno un'autorizzazione provvisoria in fase di definizione. I posti effettivamente autorizzati al 31 dicembre 2014 risultano 881 e portano a una media di 8 posti per struttura residenziale.
Sempre al 31 dicembre 2014, si rilevano 600 bambini e ragazzi accolti nelle strutture residenziali per minori toscane, di cui 236 stranieri (40% del totale degli accolti); di questi, 148 sono minori stranieri non accompagnati, che incidono sul 25% del totale degli accolti e sul 63% del totale degli stranieri. La presenza importante di minori stranieri non accompagnati fa sì che gli accolti in struttura presentino due caratteristiche fondamentali, quella di essere prevalentemente maschi (58,5%) e quella di avere un'età, che in più della metà dei casi, supera i 14 anni (51%).

La presenza in struttura di altri familiari. Il 45% dei presenti a fine anno è accolto in struttura residenziale o con la mamma e/o con i fratelli. Percentuale che varia in maniera sensibile in relazione alla cittadinanza dei minori. Le quote più alte spettano agli stranieri (considerati al netto dei non accompagnati), per i quali la convivenza in struttura con un parente stretto coinvolge il 64% dei presenti, incidenza che scende di 8 punti percentuali per gli italiani (56%) e quasi si annulla al 4% per i minori stranieri non accompagnati.

I bambini e i ragazzi in attesa di adozione. Il 4% dei presenti a fine anno è accolto in struttura con un procedimento di adottabilità in itinere. Escludendo la totalità degli stranieri per i quali questa percentuale si riduce all'1% - è naturalmente nulla per i non accompagnati - e prendendo in considerazione il solo contingente dei 359 italiani, i minori con procedimento di adottabilità in itinere crescono al 6%.

La sistemazione all'uscita. Circa il 6% delle dimissioni ha visto il collocamento del minore in una famiglia affidataria, mentre il 4% ha visto l'adozione del minore. Per l'intero contingente degli stranieri la conclusione dell'accoglienza con un affidamento familiare è appena il 3%, mentre per gli italiani le possibilità che ha il minore di avere una nuova famiglia sono molto più alte, considerato che il 7% delle dimissioni ha visto l'avvio di un affidamento familiare. La sistemazione all'uscita più frequente è quella che interessa il 43% del totale delle dimissioni e coincide con l'inserimento in altra struttura socio-educativa. Non rappresenta un indicatore di buon successo dell'accoglienza la sistemazione sconosciuta per allontanamento spontaneo, che incide sul 19% del totale delle dimissioni.